La preparazione fisica è il condizionamento fisico, sia muscolare che cardiorespiratorio, che mette uno sportivo nelle condizioni fisiologiche ottimali per poter affrontare una pratica sportiva con la massima efficienza possibile.
Elemento essenziale per competere a livello agonistico, ma ormai sempre più considerata anche a livello amatoriale. I mezzi e le metodologie che vengono adottati per la preparazione variano per ogni disciplina sportiva, ma il loro scopo è generalmente quello di migliorare la forza, la velocità o la resistenza, siano esse generali (dell’intero corpo umano), o specifiche (di quelle parti del corpo che vengono considerati fondamentali per uno dato gesto sportivo). Parlando di preparazione fisica è fondamentale parlare anche della programmazione. Nella maggior parte degli sport la programmazione fa riferimento a 3 momenti fondamentali:
• Periodo preparatorio
• Periodo pre-competitivo o specifico
• Periodo competitivo
A ognuno di questi periodi corrisponderà un orientamento di allenamento adattato, che sono classificati come segue:
• La preparazione fisica generalizzata (PFG): mirata allo sviluppo muscolare ma soprattutto all’armonizzazione delle diverse qualità fisiche (lavorare sui punti deboli per esempio). Questa preparazione sarà pianificata essenzialmente all’inizio del periodo dell’allenamento;
• La preparazione fisica ausiliaria (PFA): mirata allo sviluppo delle qualità fisiche necessarie per la propria attività sportiva, Sarà necessario eseguire perciò uno studio per ricercare le caratteristiche individuali dell’atleta (si lavorerà soprattutto sui suoi punti di forza). Tutto ciò sarà fondamentale nel periodo pre-competitivo;
• La preparazione fisica specifica (PFS): dedicata interamente alle esigenze competitive della specialità sportiva praticata, è mirata allo stato di forma dell’atleta detto “la condizione fisica assoluta”, caratterizzata dall’armonizzazione di tutti i fattori che condizionano i risultati finali. Tra questi, i fattori psicologici hanno un’importanza determinante. Questa fase sarà essenziale durante il periodo competitivo.
Fondamentali sono una valutazione funzionale e antropometrica che consentono un’analisi iniziale dello stato di forma di un individuo, dal punto di vista coordinativo e condizionale e della composizione corporea, sia esso un neofita che un professionista dello sport. Tale analisi consente di organizzare, strutturare e monitorare al meglio l’allenamento al fine di renderlo personalizzato e adatto a tutte le esigenze di chi lo richiede.
Tutto ciò è ancora più importante in un contesto di reingresso all’attività fisica conseguente ad un infortunio. In questo caso il nostro obiettivo è elaborare programmi di allenamento e di riatletizzazione individualizzati grazie al dosaggio di opportuni carichi, volumi, tempi di lavoro e recupero, attraverso l’utilizzo di strumentazioni e metodiche di analisi specifiche e un importante esperienza sul campo. È solo conoscendo il proprio carico ottimale di lavoro e la differenza di forza, velocità e potenza muscolare dell’arto leso con quello sano che è possibile programmare ed organizzare una riatletizzazione efficiente e soprattutto senza l’incubo di una recidiva.